In coerenza con il proprio Statuto, Anffas Ortona ETS APS persegue la seguente Mission:
“Operare per rendere concreti i principi delle pari opportunità e della non discriminazione delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e delle loro famiglie, favorire concreti processi di inclusione a livello sociale, culturale, educativo, lavorativo, sportivo-ludico-motorio, ricreativo e della ricerca scientifica, della formazione, del tempo libero, della tutela dei diritti umani e civili, garantendo loro il diritto inalienabile ad una vita libera e tutelata, il più possibile indipendente nel rispetto della propria dignità”.
Anffas Ortona ETS APS ritiene che solo l’impegno continuo dei familiari sensibili e determinati, la professionalità degli operatori, il dinamismo dei dirigenti e dei soci, la volontà delle Istituzioni locali possono favorire un cambiamento forte verso un recupero funzionale e sociale delle persone con disabilità; si impegna altresì a diffondere la cultura della solidarietà, orientata alla costruzione di una “società civile”, traendo ispirazione dal valore che la famiglia esprime come prima forma di società, dove la diversità viene vissuta come una ricchezza e dove tutti sono risorsa che contribuisce al benessere generale.
La Vision di Anffas
Gli impegni
- I diritti delle persone con disabilità vanno sempre (tempo), dovunque (luogo) e comunque (contesto) rispettati e garantiti;
- Le Famiglie delle persone con disabilità devono essere sostenute e tutelate per il miglioramento della loro qualità di vita;
- Inclusione Sociale = curare le comunità per curare le persone = Anffas non può agire da sola;
- I servizi “a marchio Anffas” sono servizi per il potenziamento delle abilità delle persone con disabilità ai fini della loro inclusione sociale;
- Si opera sempre nel pieno rispetto delle regole e in regime di trasparenza.
Anffas non si fermerà finchè i diritti di anche solo una persona con disabilità saranno calpestati!
Il mondo che vogliamo
Anffas opera per costruire un mondo in cui le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, e le loro famiglie possano vedere i propri diritti rispettati e resi pienamente esigibili.
Un mondo che non veda le diversità come un limite o un ostacolo, ma come fonte di arricchimento e crescita.
Un mondo in cui le persone con disabilità non siano più viste come oggetti passivi di interventi, ma come soggetti attivi ed agenti causali della propria vita.
Un mondo che rispetti tutte le differenze con l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e dell’umanità stessa.
Un mondo che riconosca che la disabilità è il risultato dell’interazione tra persone con minorazioni e barriere attitudinali ed ambientali, che impediscono la loro piena ed efficacie partecipazione nella società su base di parità con gli altri.
Un mondo che riconosca la necessità di promuovere e proteggere i diritti umani di tutte le persone con disabilità, incluse quelle che richiedono sostegni più intensi, e che non ne scarichi l’intero peso sulla loro famiglia.
Un mondo in cui non ci sia alcuna discriminazione, distinzione, esclusione o restrizione sulla base della disabilità.
Un mondo in cui i servizi, anche quelli promossi e autogestiti dagli associati Anffas, siano basati sul progetto di vita e finalizzati al potenziamento delle abilità delle persone con disabilità ai fini della loro inclusione sociale, che abbiano un reale impatto sulla vita materiale sia delle persone con disabilità che dei loro familiari e che siano misurabili in termini di effettivo miglioramento della loro qualità di vita.
Un mondo in cui siano sempre garantiti i desideri, le aspettative e le preferenze delle persone con disabilità, fornendo loro i necessari sostegni nella presa di decisioni e rispettandone il diritto all’autodeterminazione ed autorappresentanza, nella massima misura possibile.
“L’autodeterminazione della persona è al tempo stesso punto di partenza e traguardo di una piena cittadinanza. È il cuore della Convenzione Onu.”
Presidente Sergio Mattarella
La Mission e la Vision di Anffas in linguaggio “Easy to Read”
Versione facile da leggere
Il pensiero di Anffas
- i diritti delle persone con disabilità vanno sempre rispettati
- le famiglie delle persone con disabilità devono essere aiutate a migliorare la loro vita
- è importante lavorare insieme per l’inclusione sociale
- Anffas e le sue associazioni in Italia
lavorano aiutare le persone con disabilità
a conoscere e usare nel migliore dei modi le loro capacità
- Anffas lavora rispettando sempre le regole e le leggi
Anffas non smetterà mai di lavorare
per la tutela e il rispetto
dei diritti delle persone con disabilità
Il mondo che vuole Anffas
Anffas lavora
per far rispettare i diritti delle persone con disabilità
e delle loro famiglie.
Anffas vuole vivere in un mondo
dove questi diritti sono sempre rispettati.
Anffas vuole costruire un mondo
dove le persone con disabilità
possono decidere da sole
cosa fare nella loro vita.
Anffas vuole un mondo
dove le persone con disabilità
possono partecipare alla vita della società.
Anffas vuole un mondo
che rispetta tutte le persone con disabilità
senza pensare che sono diverse dagli altri.
Anffas vuole un mondo che capisce
che spesso nell’ambiente dove vivono le persone con disabilità
ci sono molte barriere e molti ostacoli
che creano difficoltà a chi ha una disabilità.
Anffas vuole un mondo
che protegge i diritti delle persone con disabilità
e delle loro famiglie.
Anffas vuole un mondo
che non esclude le persone con disabilità.
Anffas vuole un mondo
che riconosce e attiva
tutti i servizi e gli aiuti
per le persone con disabilità.
Anffas vuole un mondo
dove i diritti e i desideri delle persone con disabilità
sono rispettati
e dove anche l’autodeterminazione
e l’autorappresentanza sono rispettate.
A giugno 2016 l’Assemblea Nazionale di Anffas Onlus
ha approvato il Manifesto di Milano.
Il Manifesto di Milano è un documento di Anffas
sui diritti delle persone con disabilità intellettive
che spiega quello che vuole fare Anffas in futuro
per fare rispettare i diritti delle persone con disabilità
e delle loro famiglie.
Per leggere il Manifesto di Milano clicca qui